DIABETE: DISPONIBILE IN ITALIA NUOVO SISTEMA IBRIDO AD ANSA CHIUSA PER SOMMINISTRAZIONE AUTOMATICA DI INSULINA.

Grazie ad un algoritmo che auto-apprende, a un microinfusore dall’elevata accuratezza di erogazione e un sensore in grado di misurare ogni 5 minuti i livelli di glicemia, DBLG1 System è in grado di somministrare autonomamente i corretti quantitativi di insulina aumentando il tempo in cui il paziente riesce a stare in un range glicemico ottimale.

Il diabete è una malattia che condiziona la vita quotidiana delle persone che ne soffrono e necessita di un monitoraggio costante e di continue attenzioni terapeutiche. La difficile gestione di questa malattia e, in particolare, della terapia insulinica, fa sì che oltre 7 persone su 10 con diabete di tipo 1 non raggiungano un buon controllo glicemico.1

“Nonostante i progressi nelle terapie, con insuline sempre più performanti, e dispositivi con tecnologie avanzate, solo il 30 per cento delle persone con diabete di tipo 1 ha valori di emoglobina glicata inferiori al 7 per cento secondo i dati degli Annali 2020 e tra quelli che non raggiungono il target desiderato, ben il 35 per cento è francamente scompensato, con valori di emoglobina glicata superiori a 8 per cento”, dice Paola Ponzani, Dirigente Medico Responsabile della SSD Diabetologia e Malattie Metaboliche ASL 4 Chiavarese (GE).

Da oggi, è disponibile anche in Italia, per medici e persone con diabete di tipo 1, DBLG1 System, un nuovo sistema ibrido ad ansa chiusa per la somministrazione automatica di insulina (AID), che permette di agevolare significativamente la gestione del diabete migliorando i risultati clinici, grazie all’integrazione del microinfusore Accu-Chek Insight, del sistema di monitoraggio in continuo del glucosio Dexcom G6 e dall’algoritmo DBLG1 inserito in un dispositivo portatile.

“I sistemi ibridi ad ansa chiusa segnano un importante passo avanti nell’evoluzione verso il pancreas artificiale, permettendo l’erogazione automatica di insulina giorno e notte, in risposta ai valori glicemici riscontrati dal sensore, con la richiesta di intervento del paziente solo al momento del pasto, quando deve inserire la quantità di carboidrati assunti. Da un punto di vista clinico, questi sistemi, basati sull’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, permettono di mantenere il paziente più a lungo all’interno del range glicemico considerato a target, ossia tra 70 e 180 mg/dl, di ridurre la variabilità glicemica e, soprattutto, le ipoglicemie. Per una persona con diabete questo vuol dire un miglioramento del proprio benessere e della qualità di vita, sia per il minor rischio di ipoglicemia sia per una riduzione del peso che comporta la gestione della propria malattia, ma nel lungo termine implica anche una riduzione del rischio di complicanze grazie al miglior compenso metabolico”, spiega Ponzani.

“Grazie ai tre elementi che compongono DBLG1 System, l’insulina viene erogata automaticamente attraverso il microinfusore sulla base delle elaborazioni fatte in tempo reale dall’algoritmo che riceve le misurazioni glicemiche dal sensore e sulla base dei dati inseriti dal paziente. L’algoritmo DBLG1 calcola la quantità corretta di insulina da erogare, regola la velocità dell’insulina basale o somministra un bolo di correzione automatico quando necessario – spiega Serena Ferrari, Marketing Director Roche Diabetes Care Italy. DBLG1 System ha dimostrato di aumentare il tempo che una persona con diabete rimane nel range glicemico corretto, rispetto ad un sistema senza questo tipo di algoritmo, promettendo un significativo miglioramento della qualità di vita. Inoltre, l’algoritmo è dotato di un sistema di machine learning, ovvero che impara dagli eventi che ricorrono ad esempio in concomitanza dei pasti e dell’attività fisica e che gli permette di prevedere l’andamento glicemico suggerendo le dovute correzioni di insulina”.

Il sistema, oltre ad essere personalizzabile attraverso parametri individuati insieme al proprio medico, permette di trasmettere e memorizzare le misurazioni effettuate, sulla piattaforma web YourLoops, dove sia il medico sia il paziente possono visualizzare i dati, permettendo così un’ottimizzazione dei tempi di visita e la possibilità di gestione del paziente da remoto.

Gli studi clinici sul DBLG1 – continua Paola Ponzani – hanno mostrato risultati molto promettenti. In particolare, si è osservato un aumento del 10 per cento che equivale a circa 2 ore al giorno, del tempo trascorso dal paziente nel range target e una riduzione del 2 per cento del tempo trascorso in ipoglicemia, ossia 30 minuti in meno al giorno. Nella mia esperienza questi risultati confermano l’impatto positivo che questo sistema ha sulla qualità di vita dei miei pazienti”.

“DBLG1 System è il primo esempio ma non l’unico, della Vision di Roche Diabetes Care basata sull’implementazione dell’integrated Personalised Diabetes Management (iPDM), che permette di personalizzare la gestione del diabete sulle vere necessità dei pazienti, in modo da offrire loro un reale sollievo dalla malattia attraverso lo sviluppo di dispositivi, servizi e prodotti digitali messi in connessione tra loro – dichiara Rodrigo Diaz de Vivar Wacher, Amministratore Delegato Roche Diabetes Care Italy. L’approccio olistico dell’iPDM si basa su un ecosistema aperto che promuove la collaborazione con tutti gli stakeholder e che consente di unire le nostre soluzioni e le soluzioni dei nostri partner. In questo, DBGL1 System è il frutto della partnership tra diverse aziende ed è un chiaro segnale del nostro impegno a collaborare apertamente per poter perseguire questa Vision legata all’iPDM. Come Roche siamo, quindi, orgogliosi di poterci impegnare quotidianamente in progetti così ambiziosi come DBLG1 System che vogliono portare un reale sollievo a tutte le persone con diabete, ovunque esse siano”.

DBLG1 System

Il DBLG1 System è un sistema ibrido ad ansa chiusa per la somministrazione automatizzata di insulina accurato, semplice e pratico, indicato per persone con diabete di tipo 1 con età superiore ai 18 anni, con un fabbisogno insulinico totale giornaliero (TDD) inferiore a 90 unità e in terapia con insulina ad azione rapida 100 UI/ml.

Il sistema, costituito da tre componenti, monitora in continuo il valore il glucosio nel sangue e calcola la quantità di insulina necessaria rilasciandola in modo automatico. È definito ibrido poiché i pazienti devono inserire manualmente le informazioni sui pasti e l’attività fisica.

Le tre componenti sono:

  1. Dexcom G6: il dispositivo che può essere posizionato in diverse aree del corpo e attraverso il sensore posto al di sotto della cute, misura in continuo i livelli di glucosio (Continuous Glucose Monitoring – CGM), inviando ogni cinque minuti il valore rilevato al dispositivo DBLG1 tramite Bluetooth Low Energy (BLE). Il sensore non necessita di calibrazioni.
  2. Microinfusore Accu-Chek Insight: sistema automatizzato e portatile per la somministrazione sottocutanea di insulina con cartuccia pre-riempita dall’elevata accuratezza di erogazione.
  3. Dispositivo portatile DBLG1: l’algoritmo è inserito in un dispositivo portatile dedicato che collega il sensore e il microinfusore, automatizzando le decisioni relative all’erogazione di insulina. Necessita di una semplice configurazione iniziale con solo quattro informazioni specifiche definite dal diabetologo. Grazie alla modalità loop, i dati raccolti dal sensore sono elaborati dall’algoritmo predittivo ogni cinque minuti, definendo in questo modo automaticamente la quantità di insulina basale e i boli di correzione, che verranno erogati dal microinfusore senza che il paziente debba intervenire. È necessario che il paziente inserisca giornalmente i pasti e l’attività fisica affinché l’algoritmo possa personalizzare sempre più la terapia insulinica. Infatti, l’algoritmo, grazie alla Machine Learning, impara giorno dopo giorno, permettendo così un’ottimizzazione della terapia insulinica sulla base di eventi ricorrenti. In caso di necessità, la modalità loop può essere disattivata momentaneamente e, in quel caso, il sistema erogherà il profilo basale di sicurezza, ma tutti i boli (correttivi e prandiali) potranno essere inviati manualmente dal dispositivo DBLG1 senza agire sul microinfusore.

I dati raccolti e trasmessi dal DBLG1 System sono memorizzati sulla piattaforma web YourLoops, accessibile da PC e da smartphone, che fornisce una visione completa e in tempo reale al paziente e, se necessario, anche al medico.

Grazie alla SIM card con traffico dati precaricata nel dispositivo portatile DBLG1 non è necessario effettuare alcun scarico dei dati, contribuendo così all’ottimizzazione dei tempi di visita e alla facilitazione della gestione da remoto.

DBLG1 System contribuisce a minimizzare il rischio di ipoglicemia grazie all’intervento predittivo sulla riduzione della basale, fino alla sua eventuale sospensione e anche grazie alle raccomandazioni automatiche di carboidrati di emergenza prima ancora di un eventuale episodio ipoglicemico. Inoltre, favorisce l’ottimizzazione del tempo trascorso in normo-glicemia (Time In Range – TIR), uno dei principali obiettivi del trattamento del diabete di Tipo 1.

Grazie a ciò, il DBLG1 System semplifica la gestione quotidiana del diabete potendo favorire una migliore qualità di vita.

HealthCom Consulting

Roche Diabetes Care Italy

Diabete: Roche integra il microinfusore Accu-Chek Insight nel nuovo sistema automatizzato per la somministrazione dell’insulina di Diabeloop.

Il microinfusore per insulina Accu-Chek Insight di Roche sarà il primo microinfusore con cartuccia pre-riempita che potrà essere utilizzato in modalità “hybrid closed loop” (sistema ibrido ad ansa chiusa).

Il microinfusore per insulina Accu-Chek Insight, integrato con DBLG1 System di Diabeloop, consentirà alle persone con diabete di migliorare significativamente la gestione della malattia.

Il microinfusore Accu-Chek Insight sarà integrato con DBLG1 System per la somministrazione automatica di insulina (AID) grazie alla partnership con Diabeloop, azienda francese pioniera nell’intelligenza artificiale applicata alla salute.
In questo modo, le persone con diabete avranno la possibilità di utilizzare il microinfusore con cartuccia di insulina pre-riempita con un sistema ibrido ad ansa chiusa e con la possibilità di impostare velocità basali molto basse per soddisfare le loro esigenze.
Con questa integrazione, Roche prosegue la sua “vision” di portare innovazione alle persone con diabete, consentendo loro di provare un vero sollievo e preoccuparsi meno della gestione della malattia.

Accu-Chek Insight, integrato con DBLG1 di Diabeloop, sarà collegato a un sistema di monitoraggio continuo del glucosio e l’algoritmo di autoapprendimento di Diabeloop, disponibile su un dispositivo dedicato. Questo algoritmo analizza i dati in tempo reale e decide se interrompere l’erogazione di insulina, regolare la velocità della basale o persino erogare un bolo di correzione automatica quando necessario.

La gestione del diabete è complessa e personalizzata e il raggiungimento degli obiettivi terapeutici è una sfida continua. L’integrazione del microinfusore per insulina Accu-Chek Insight in un sistema AID, crea nuove opportunità per le persone con diabete al fine di alleviare il peso quotidiano di dover prendere continue decisioni terapeutiche“, ha affermato Marcel Gmuender, Head of Roche Diabetes Care. “Questa collaborazione con Diabeloop, ci consentirà di aiutare le persone con diabete a trarre il massimo dalla quotidianità grazie all’erogazione automatica del loro fabbisogno personale di insulina, giorno e notte. In Roche, crediamo che più la terapia è personalizzata, migliori saranno i risultati”.

Quest’anno, le persone con diabete in Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Paesi Bassi potranno utilizzare il microinfusore per insulina Accu-Chek Insight in modalità ibrida ad ansa chiusa. Questo lancio, segna il primo passo di Roche nel campo della somministrazione automatizzata di insulina (AID), diventando una pietra miliare della sua strategia di gestione personalizzata e integrata del diabete (iPDM).

“Insieme a Roche, vogliamo offrire alle persone con diabete una nuova opportunità nella terapia con microinfusore”, ha dichiarato Marc Julien, co-CEO di Diabeloop. “L’integrazione del microinfusore per insulina Accu-Chek Insight con il nostro DBLG1 System, ci consentirà di mettere a disposizione una soluzione per la gestione automatizzata del diabete, sicura e personalizzata alle persone con diabete in tutta Europa”.

I Sistemi ibridi ad ansa chiusa
I sistemi ibridi ad ansa chiusa sono costituiti da un monitoraggio in continuo del glucosio, una pompa per insulina e un algoritmo che analizza le misurazioni glicemiche in tempo reale. Ogni pochi minuti, viene trasmesso un valore glicemico al dispositivo che ospita l’algoritmo che calcola e regola automaticamente l’erogazione dell’insulina. Le dosi di insulina necessarie sono determinate tenendo conto della fisiologia delle persone, della dose giornaliera totale di insulina e delle informazioni sui pasti. I sistemi sono considerati “ibridi”, perché i pazienti devono inserire nell’algoritmo l’orario e la quantità di carboidrati dei pasti e confermare la dose di bolo che l’algoritmo suggerisce per coprire tali pasti. Il sistema automatizzato eroga continuamente l’insulina per mantenere i livelli di glucosio nell’intervallo target. Alcuni sistemi sono anche in grado di erogare automaticamente boli di correzione nel caso si debba riportare i valori di glucosio nell’intervallo target.

HealthCom Consulting

Diabete: micropump senza catetere vince il premio Innovation of the Year 2020

  • Accu-Chek Solo, il nuovo dispositivo per la somministrazione in continuo di insulina di Roche Diabetes Care, è stato premiato ai Life Science Excellence Awards 2020 con il premio Innovation of the Year nella categoria Best Innovative Device.
  • La sua caratteristica modulare consente di cambiare le diverse componenti indipendentemente, evitando così gli sprechi di insulina e di materiale plastico e adattandosi ai diversi stili di vita delle persone con diabete

Accu-Chek Solo, la nuova micropump di Roche Diabetes Care, vince nella categoria Best Innovative Device il premio Innovation of the Year 2020. Organizzati da Sics -Società Italiana di comunicazione Scientifica e Sanitaria – e promossi da Popular Science, rivista di scienze e innovazione, i Life Science Excellence Awards hanno premiato per il secondo anno consecutivo i progetti di prevenzione, ricerca e advocacy, le molecole e le tecnologie dell’ambito biomedicale più innovative sviluppate nell’ultimo anno.

Alto 6,3 cm, largo 3,9 e profondo 1,4, Accu-Chek Solo associa una micropump senza catetere per la somministrazione sottocutanea in continuo di insulina con un dispositivo di controllo touch screen e tecnologia wireless Bluetooth che consente, inoltre, la determinazione della glicemia capillare e il calcolo del bolo.
La micropump è costituita da tre componenti: il supporto con l’ago cannula che si applica sulla cute, la base del microinfusore e il serbatoio per l’insulina che si innestano a loro volta sul supporto con un peso totale di 29 gr.
Il dispositivo premiato si contraddistingue, oltre che per le ridotte dimensioni, per la possibilità di scollegare e collegare il microinfusore senza dover rimuovere l’ago-cannula e di sostituire singolarmente e indipendentemente le diverse componenti, come il serbatoio di insulina. È anche eco-friendly: consente infatti di evitare gli sprechi di insulina e di materiale plastico, riducendo così il suo impatto ambientale.

«Le dimensioni ridotte, l’assenza di catetere e la maggiore modularità, che permette all’occorrenza di togliere e rimettere la micropump senza sprechi di insulina o di altri prodotti consumabili, aiutano i pazienti con diabete a superare alcune barriere pratiche e mentali dovute alla gestione del microinfusore nella vita di tutti i giorni» spiega Emanuele Bosi, Primario diabetologo dell’Ospedale San Raffaele e professore di Medicina Interna all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «Infatti, spesso le persone con diabete hanno difficoltà a integrare il microinfusore nella vita quotidiana, sia per il timore che il catetere si impigli, causando eventualmente anche la fuoriuscita della cannula dal sito di infusione, sia per la scarsa discrezione dovuta alla visibilità del dispositivo».

«La micropump senza catetere di Roche Diabetes Care si adatta ai diversi stili di vita delle persone con diabete» spiega Serena Ferrari, Marketing Director di Roche Diabetes Care Italy. «Questo è in linea con l’obiettivo della nostra azienda, che è quello di supportare i pazienti con diabete nel loro percorso, favorendo una sempre maggiore personalizzazione delle soluzioni offerte dai medici. Molti pazienti si sentono soli nell’affrontare una malattia così complessa e sapere che il nostro dispositivo, stando a un’indagine che abbiamo condotto, ha soddisfatto quasi l’80% delle persone con diabete e al 65% ha contribuito significativamente a migliorare la vita, ci gratifica e ci spinge ogni giorno a dare il massimo per portare un reale sollievo a queste persone».

Uffico stampa Healthcom Consulting