Si inaugura oggi il 28° congresso nazionale della Società Italiana di Diabetologia SID ‘ La SID in movimento’. Nonostante il Covid.

Un’edizione all’insegna di un grande fermento culturale e di importanti alleanze con tante società scientifiche, in primis con l’Associazione Medici Diabetologi AMD.

Sarà il primo congresso nella storia della Società Italiana di Diabetologia a tenersi in formato virtuale. Ma la SID non ha mai ‘chiuso per COVID’ e ha continuato a svolgere regolarmente le sue tante attività scientifiche e di formazione per tutto l’anno, sia in presenza che da remoto. E anche il 28° congresso nazionale SID offrirà dal 2 al 5 dicembre una serie di letture e di sessioni, sia live che registrate, di eccellente livello scientifico e di grande interesse per l’aggiornamento clinico.

“ Il biennio 2018-2020 della mia presidenza – ricorda il professor Francesco Purrello , presidente SID – è stato caratterizzato, tra l’altro, dal rafforzamento del ruolo della SID nell’ambito della formazione, una delle eccellenze della Società anche negli anni passati. Ma in questo biennio si è guardato maggiormente al coinvolgimento di altre componenti culturali dell’area medica, ad esempio la cardiologia, la nefrologia, l’epatologia. Questo perché, anche alla luce dei meccanismi d’azione di nuove classi di farmaci antidiabete, è risultato chiaro che il ruolo del diabetologo debba essere centrale anche in questi ambiti e che la collaborazione con gli altri specialisti di area medica deve essere realizzata sin dalle fasi iniziali della malattia, per prevenire le complicanze più pericolose del diabete, adesso che se ne ha la possibilità. Sempre di più quindi, con orgoglio del suo ruolo chiave, il diabetologo deve proporsi come partner indispensabile nella gestione di questi pazienti, anche in presenza di un buon controllo metabolico, sganciandosi definitivamente dal vecchio ruolo di ‘glicemologo’. Il tema del congresso, ‘la SID in movimento’, vuole anche descrivere questo movimento culturale di cui la Società si è fatta promotrice, e​ che sono sicuro sarà mantenuto e rafforzato nel prossimo futuro. Ringrazio tutto il Consiglio Direttivo e l’eccezionale staff della Società per avermi aiutato e supportato in questi 30 mesi”.

L’edizione 2020 presenta anche una grande novità: la rinnovata e rinsaldata sinergia con l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) che ha collaborato alla stesura del programma scientifico e partecipa fattivamente al congresso con una serie di sessioni congiunte AMD-SID in live streaming dedicate ai vari aspetti dell’argomento più gettonato dell’anno: ‘diabete e COVID’. Sempre in collaborazione con AMD, anche la sessione dedicata al prossimo aggiornamento delle linee guida per la gestione del diabete. “ Le tante attività sviluppate congiuntamente nel corso di questo impegnativo periodo – sottolinea Paolo Di Bartolo , presidente AMD – hanno sancito l’esistenza di una ‘unica’ diabetologia nazionale, della quale AMD e SID sono i motori, con vocazioni e attitudini forse in parte differenti, ma sempre sinergiche e complementari per l’obiettivo più rilevante, il miglioramento della qualità della cura”.

Ma le alleanze non si esauriscono qui; il congresso vedrà infatti la partecipazione di numerose società scientifiche , quali la Società Italiana di Cardiologia ( SIC ), la Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive ( SISMES ), la Società Italiana di Nefrologia ( SIN ), la Società Italiana di Endocrinologia ( SIE ),l’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato ( AISF ) e la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità ( SIAMS ). Il leitmotiv di questa edizione, ‘La SID in movimento’ , sarà declinato ad altissimi livelli, a partire dalla lettura magistrale ‘ Cibo ed esercizio fisico come medicina: meccanismi metabolici e molecolari‘ affidata al professor Luigi Fontana (Università di Sidney), uno dei massimi esperti di longevità a livello mondiale. Sempre improntato al tema del movimento è un importante documento congiunto AMD-SID-SISMES sulla prescrizione dell’attività fisica nelle persone con diabete, che sarà presentato in una sessione apposita (sabato 5 dicembre).E ancora, il documento congiunto SID-SIC sulla gestione del rischio cardiovascolare nel diabete. Gli altri temi del congresso sono stati selezionati tra gli hot topics del momento in campo diabetologico: dagli effetti metabolici dell’immunoterapia oncologica, alle nuove strategie di somministrazione dei farmaci, dalla medicina di precisione nel diabete, al ruolo del microbioma, dalle nuove tecnologie applicate al diabete, dalle twincretine, all’immunoterapia nel diabete di tipo 1, alle omiche ed epiomiche nel diabete. Infine,

al termine del congresso, il professor Francesco Purrello che ha guidato la SID dal 2018 ad oggi, cederà il testimone al professor Agostino Consoli , che ricoprirà la carica di presidente della Società Scientifica per il prossimo biennio.

“ Non sarà facile – afferma il professor Agostino Consoli – eguagliare il lavoro del professor Purrello, cui va il profondo ringraziamento mio personale e della SID tutta, che nel momento forse più difficile per il Paese e per il suo Sistema Sanitario ha saputo far coraggiosamente progredire il lavoro della Società. La SID è rimasta vicino ai diabetologi aiutandoli a mantenere il loro elevato livello culturale e clinico e promuovendo una serie di iniziative che li aiutasse ad essere vicini alle persone con diabete, in questo momento così complicato per tutti, ma per i portatori di malattie croniche in particolare. Continueremo su questa strada, partendo da questo congresso, nuovo e diverso per tanti aspetti ma che, grazie ad un programma così eccellente e completo e grazie anche alla partecipazione di AMD, non potrà che essere un successo. Continueremo promuovendo ulteriormente il ruolo della SID come motore della ricerca sul diabete in Italia e come faro della formazione di eccellenza sulla malattia diabetica e sulle purtroppo numerose patologie ad essa collegate. Continueremo, in piena sintonia e sinergia con AMD, nella costruzione di una diabetologia sempre più eccellente e sempre più capace di mettere tutte le tecnologie innovative, da quelle informatiche a quelle bio- ingegneristiche a quelle farmacologiche, al servizio della razionalizzazione delle risorse, della efficienza dei percorsi di cura e, in definitiva, del benessere delle persone con diabete”.

Il professor Agostino Consoli è il nuovo presidente SID I punti salienti del suo programma di presidenza per il prossimo biennio.

Al termine del congresso nazionale 2020 della Società Italiana di Diabetologia (SID), il professor Agostino Consoli , ordinario di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Università ‘G. d’Annunzio’ di Chieti e responsabile della UOC Territoriale di Endocrinologia e Malattie Metaboliche della AUSL di Pescara prenderà le redini della società scientifica, diventando il presidente della SID per il biennio 2020- 2022. Queste, in sintesi, le linee programmatiche della sua presidenza.

Contribuire all’ulteriore crescita culturale e scientifica della diabetologia italiana. Lanciare una ‘ Quest for excellence ’. “La diabetologia italiana ha un livello culturale eccellente – afferma il professor Consoli – che bisogna tuttavia costantemente ed ulteriormente far crescere. Il diabetologo italiano deve continuare ad essere un medico a tutto tondo, deve trattare la persona con diabete e non solo la sua glicemia, deve rappresentare un punto di riferimento obbligato anche per gli altri specialisti che si occupano delle persone con diabete, con i quali dovrà istituire sempre più ampie collaborazioni”.

Favorire il processo di modernizzazione della diabetologia, ottimizzando lo sfruttamento delle tecnologie e favorendo la razionalizzazione dei percorsi e delle risorse. Secondo il presidente Consoli “il diabetologo deve essere in grado di sfruttare quotidianamente e in modo adeguato tutte le tecnologie informatiche, bio-ingegneristiche e farmacologiche a disposizione. Questo favorirà la razionalizzazione delle risorse. Il tempo del diabetologo sarà utilizzato al meglio se, a viaggiare, saranno più i dati che le persone. Per questo però dovrà sempre di più e meglio interagire in rete non solo con il paziente, ma anche con la medicina generale e gli altri specialisti, in maniera da fare da hub anche informatico per la persona con diabete. Sarà inoltre fondamentale potenziare sempre più quei processi di conservazione dei dati che consentano poi di analizzarli e valorizzarli al meglio, sulla scia di quello chela SID sta facendo con il database Darwin e con il progetto ARNO”.

E’ necessaria una sempre più ampia collaborazione con tutti gli stakeholder , diretti ed indiretti, che ruotano intorno al problema Diabete. “ In primis con l’Associazione Medici Diabetologi (AMD), società scientifica non più cugina, ma sorella, anzi, sorella siamese (dove va l’una, non può non andare l’altra) – ribadisce Consoli – e con la Società Italiana di Endocrinologia (SIE). Ma anche in strettissima collaborazione con Diabete Italia, con FAND e con le altre associazioni rappresentanti le persone con diabete ed il volontariato. Assoluta sinergia di intenti con la medicina generale, con la quale è necessario fare rete; puntiamo inoltre alla creazione di percorsi condivisi, sia clinici che formativi, con i colleghi di altre specialità (soprattutto cardiologi, nefrologi e gastroenterologi). Nella straordinaria scia della passata presidenza del professor Francesco Purrello, continueremo con un denso programma di formazione ed aggiornamento , cercando anche di concepire ed applicare forme di comunicazione e di trasmissione della conoscenza che siano ancor più efficaci ed efficienti e che vadano anche al di là di webinar e corsi ECM”.

Dare un ulteriore impulso alla ricerca . “E’ quanto cercheremo di fare – annuncia il neo-presidente – attraverso progetti quali il GOLDEN AGE e il database Darwin. Il Progetto GOLDEN-AGE, presentato dalla SID, si è aggiudicato un importante finanziamento di 1,4 milioni di euro, essendo risultato uno dei soli quattro vincitori (su oltre un centinaio di application ) del bando AIFA per la ricerca indipendente. ottenendo un contributo finanziario di 1,4 milioni di euro. Il progetto, che avrà una durata triennale, prevede un confronto intraclasse tra farmaci SGLT2 inibitori, in termini di efficacia e sicurezza negli anziani. Il principal investigator è il professor Angelo Avogaro ed il Comitato Scientifico è composto da Gian Paolo Fadini (co-principal investigator), Matteo Monami, Antonio Nicolucci, Sabrina Prudente, Giovanni Targher ed Itamar Raz (esperto internazionale) oltre ovviamente al sottoscritto. Lo studio parte adesso, avrà una durata triennale e coinvolgerà circa 30 centri di diabetologia italiani. Abbiamo inoltre previsto un aggiornamento e potenziamento del database DARWIN, partito due anni fa, che ha raccolto nel tempo una serie di dati clinici e farmacologici di pazienti diabetici, trattati presso decine di centri italiani. Questo database rappresenta una preziosa fonte di informazioni real world anche sul trattamento farmacologico e l’analisi dei dati in esso contenuti ha già prodotto una serie di pubblicazioni – conclude Consoli – abbiamo ovviamente intenzione di andare avanti su questa strada e sviluppare ulteriori realworld analyses , anche in collaborazione con partner istituzionali o privati”.

Ufficio Stampa SID

che sono sicuro sarà mantenuto e rafforzato nel prossimo futuro. Ringrazio tutto il Consiglio Direttivo e l’eccezionale staff della Società per avermi aiutato e supportato in questi 30 mesi”.